Descrizione
Cosa fare in presenza di manufatti in cemento-amianto
(vedi link Arpat > Cosa fare in presenza di manufatti in cemento-amianto)
La presenza di manufatti in cemento-amianto (meglio conosciuto come "eternit", dal nome del principale prodotto commerciale) genera apprensione e preoccupazione in considerazione dei rischi per la salute che possono derivare dall'esposizione a fibre di amianto in essi contenute.
Occorre tenere presente che il rischio dipende dalla probabilità di rilascio di fibre di amianto in aria e/o nel suolo, probabilità che risulta legata allo stato di conservazione del manufatto stesso, in particolare alla sua compattezza.
Dato che l'amianto non è più venduto dal 1994, non tutti i manufatti che potrebbero apparire come contenenti amianto, lo sono poi effettivamente, in questo caso devono riportare la marcatura "Asbestos free".
Modalità di richiesta
In caso di sospetta presenza di amianto, e/o incertezza in tal senso, si rende necessario, ai fini della caratterizzazione, effettuare un campionamento del materiale, occorre rivolgersi a laboratori accreditati e che abbiano positivamente superato gli appositi programmi di qualificazione ministeriali.
Una volta stabilito che si è in presenza di amianto, scattano per i proprietari una serie di obblighi, primo fra tutti, la verifica dello stato di conservazione da cui può emergere la necessità di:
a) intervenire con un'operazione di bonifica/isolamento
b) rimuovere e smaltire il manufatto
In Toscana, per la verifica dei manufatti contenenti amianto e in particolare delle coperture, occorre riferirsi alla Delibera del C.R.T. n. 102 dell'08 aprile 1997 che, come modificata dalla D.C.R.T. n. 7 del 14.02.2017, propone l'algoritmo AMLETO, ovvero una serie verifiche atte a determinare un indice di valutazione sullo stato del manufatto contenente amianto.
Sulla base di detto indice di valutazione, AMLETO si possono avere 4 risultati:
- monitoraggio, ovvero ripetere il controllo l'anno successivo;
- programmare la rimozione entro 3 anni avendo tuttavia cura di effettuare ogni anno i controlli e l'eventuale sostituzione delle parti più danneggiate;
- eseguire la rimozione alla prima occasione e comunque entro un anno;
- rimozione immediata e comunque entro 6 mesi.
Prima di intervenire su i materiali contenenti amianto, occorre tuttavia sapere che è necessario adottare procedure che tutelino i lavoratori e l'ambiente.
Per questo le attuali norme, salvo particolari eccezioni, impongono la predisposizione di un piano di lavoro come previsto dalla normativa D. Lgs 81/08 e la presentazione dello stesso al PISLL (Prevenzione Igiene e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro > vedi link) della AUSL Toscana Centro, almeno 30 giorni prima dell'esecuzione dei lavori, secondo quanto previsto dal Sistema Informativo Sanitario della Prevenzione Collettiva e dall'applicativo SISPC (vedi link e allegati).